Carnevale, le feste più strane del mondo: tra sculture in neve e svizzeri Hawaiani

A Carnevale ogni scherzo vale. Questa è la frase che in questo periodo sentiamo dire spesso in giro, oltre al passaggio di bambini e adulti mascherati. La parola che identifica la festa deriva dal latino, carnem levare, (eliminare la carne) in riferimento al banchetto di Martedì Grasso, l’ultimo martedì prima dell’inizio della quaresima. Tradizione immancabile per questa festa è la maschera da indossare in sfilate e feste. Ogni paese festeggia a modo suo e ci sono alcune parti del mondo dove si va oltre la semplice mascherata.

In Québec il Carnevale è l’occasione per scacciare via il rigido inverno e festeggiare il prossimo arrivo della primavera. Il problema è che spesso c’è ancora la neve a fare da protagonista nel paese, ma nessuno vuole rinunciare alla festa e allora gli abitanti di alcune città del Québec hanno sfruttato la neve facendola diventare una risorsa e scolpendo delle vere e proprie scenografie per la classica parata dei carri carnevaleschi.

Quebec

I cittadini di Solothurn in Svizzera invece hanno presa alla lettera il concetto base del Carnevale, il ribaltamento delle regole. Nei giorni della festa tutto cambia a cominciare dal clima, la cittadina si trasforma in un’isola delle Hawai per una settimana e viene chiamata Honolulu. Mistero e fascino accompagna il carnevale di Allein, in Val D’Aosta. Secondo la tradizione la festa nel paese è nata dal passaggio di Napoleone, attraverso il Colle del Gran San Bernardo durante la campagna d’Italia. Per questo gli abitanti del posto hanno costruito le Landzettes, costumi colorati che ricordano i colori dell’esercito napoleonico, chi le indossa ha una particolare maschera in legno e campanelli per scacciare gli spiriti maligni.

carnevale

In qualsiasi modo lo si festeggi il Carnevale rimane una festa presa dall’antichità dalla tradizione cattolica per ricordarci che la bella stagione è alle porte e l’inverno più duro sta per passare. Anche il rito di bruciare il pupazzo nelle piazza principale della città, rimanda al gesto scaramantico di scacciare il gelo e far arrivare la tanto attesa bella stagione.

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