Francia, “giungla” di Calais: via 9 mila profughi. In Italia 4 mila sbarchi in un giorno

Sgombero nella bidonville di Calais anche per oltre mille bambini soli. In una settimana saranno smistati in 450 centri di accoglienza. In Sicilia oggi sono previsti 4 mila arrivi di persone salvate dalla morte e recuperate in mare.

Dopo gli scontri con la polizia di questa notte, è in corso dall’alba di oggi 24 ottobre lo sgombero della cosiddetta “giungla” di Calais: la gigantesca area-bidonville alla periferia della cittadina francese sulla Manica, porto di partenza delle navi verso l’Inghilterra. Al momento, metà mattina di oggi, non si registrano incidenti. Alle prime luci della giornata sono giunti i primi autobus nell’insediamento, dove da 18 mesi vivono quasi 9 mila migranti, in grande maggioranza profughi provenienti da Iraq, Siria, Afghanistan, Iran, Sudan, Eritrea.

Cinquecento persone si sono subito avviate verso l’hangar allestito nei pressi del campo e adibito a stazione di pullman. L’obiettivo del prefetto Fabienne Buccio, e delle forze dell’ordine, è il trasferimento massiccio dei profughi della bidonville nell’arco di una settimana circa. Alcune migliaia quelli che – salvo incidenti – potrebbero essere trasferiti già nelle prime 48 ore dello sgombero, cioè fra oggi e domani. Ma dove andranno uomini, donne, bambini soli, intere famiglie che sono scappate dalle guerre per ammassarsi a Calais e tentare la fortuna cercando qualunque mezzo per giungere in Gran Bretagna? Saranno fatti salire su bus e pullman per essere “smistati” in 450 centri di accoglienza di tutta la Francia. Fra i quasi 9 mila profughi si calcolano oltre mille bambini e ragazzi minorenni non accompagnati, cioè completamente soli e abbandonati. A bordo dei primi bus, soprattutto sudanesi, il gruppo etnico più numeroso fra i primi che si sono presentati alle partenze. Ad ognuno è stata proposta la scelta fra due centri di accoglienza pronti a riceverli.

Il quotidiano Le Figaro scrive che 1.250 poliziotti sono stati mobilitati per garantire la sicurezza durante l’evacuazione della “giungla”. I residenti dei comuni che dovranno accogliere i profughi – Allex, Saint-Denis-de Cabanne, San Brevin, sono quelli citati dal quotidiano transalpino – hanno protestato in tutto il Paese contro il loro arrivo. Ma non tutti i migranti vogliono rimanere in Francia. Come Ehsan, un afgano di 20 anni, scrive la corrispondente del Guardian, che sta per partire per l’Italia. Nel nostro Paese, in Sicilia in particolare, oggi lunedì 24 ottobre sarà una giornata di sbarchi massivi di profughi provenienti da Africa e Medioente: la Guardia costiera e le motovedette della Marina militare sono impegnate a soccorrere – e in tanti casi a salvare dalla morte – in queste ore, e fino a stasera, quattromila persone che stanno arrivando sui barconi fatiscenti. Nell’ultima settimana si calcola che i soccorritori italiani abbiamo tratto in salvo 6500 profughi e migranti. Inutile aggiungere che i dispersi nella traversata della disperazione dalle coste africane alla Sicilia sono tantissimi.

Francia, "giungla" di Calais: via al maxisgombero di 9 mila profughi

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