Giallo di Cornuda: nuovi dettagli sulla vita privata di Sofiya e Pascal

Si infittisce il mistero sulla scomparsa di Sofiya Melnyk e sul suicidio di Pascal Daniel Albanese. Nuovi dettagli e dubbi sulla vita privata della coppia fanno nascere qualche dubbio sul mantenimento economico dei due.

Un giallo intricato, ricco di dubbi e perplessità. Gli inquirenti sono in cerca di risposte su quello che appare essere un sequestro di persona e omicidio. Sono questi i reati ipotizzati dalla Procura di Treviso sulla misteriosa scomparsa di Sofiya Melnyk, 43enne ucraina. Sono ormai passati più di 20 giorni dalla sparizione della donna e circa una decina dalla morte del compagno, Pascal Daniel Albanese, suicidatosi nella loro villetta di via Jona a Cornuda, in provincia di Treviso. Al momento il sostituto procuratore Giulio Caprarola ha aperto due fascicoli con ipotesi di reato che consentano un ampio margine di indagine.

I Ris di Parma, nella tarda mattinata del 12 dicembre 2017, hanno fatto ingresso nella villetta nella quale la coppia risiedeva da una decina di anni. La speranza degli investigatori era di trovare qualche elemento chiarificatore sul misterioso giallo. È dal 16 novembre scorso che non si hanno più notizie di Sofiya Melnyk e ciò che ci viene da chiederci è perché il compagno ha pensato subito al peggio? L’uomo non ha retto il dolore e si è impiccato nella loro abitazione con una corsa il 29 novembre scorso.

Al momento non sono emersi elementi oggettivi che permettano di collegare la scomparsa al suicidio. Gli investigatori hanno definito la casa: “Sin troppo pulita, sin troppo in ordine”: una situazione che potrebbe lasciar preludere o ad abitudini casalinghe molto rigorose, oppure al fatto che una terza persona possa aver agito per eliminare prove e tracce; magari può essere stato anche Pascal stesso prima di uccidersi. Non mancano quindi le ipotesi investigative: la scomparsa della donna potrebbe essere spiegata con un presunto sequestro ed omicidio, sebbene gli inquirenti non abbiano ancora allontanato la pista di un allontanamento volontario. Prima di suicidarsi il compagno della donna aveva raccontato ai propri familiari di aver visto Sofiya strana negli ultimi tempi, come se avesse paura di qualcosa o di qualcuno. Probabile che dietro la scomparsa della donna ci sia una terza persona? Resta inoltre da comprendere come i due si mantenessero visto che Pascal non lavorava da due anni e non ha mai chiesto soldi in prestito ai genitori. L’unica a lavorare sotto il loro tetto era quindi Sofiya, che lavorava come badante.

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