Roma, incendio in autodemolitore a Pietralata: esplosioni e feriti [VIDEO]

 

AGGIORNAMENTO ORE 15.50 – Secondo quanto riferisce ‘La Repubblica’, una terza persona si è sentita male per via dell’intossicazione ed è stata portata al pronto soccorso. In via precauzionale, a causa della densa nube nera di fumo, gli uomini della Protezione Civile e le forze dell’ordine stanno sgomberando i palazzi vicini all’autodemolitore in fiamme.

15.45 – Queste le parole di un residente di via Nomentana riportate da ‘Sky Tg 24′: “Vedevamo una colonna di fumo nero da un po’, poi all’improvviso un boato, tanto che hanno tremato i vetri di casa mia”. E un’altra residente: “Prima il fumo era solo nero, poi, dopo l’esplosione, si è alzata una colonna di fumo bianco altissima. Speriamo che il vento non porti qui la nube, abbiamo paura”.

ORE 15.32 – L’account PoliziaRomaCapitale ha comunicato su Twitter che via di Pietralata civico 97 altezza via di Val Brembana è stata chiusa al traffico a causa dell’incendio.

ORE 15.25 – Il sito de ‘La Repubblica’ fornisce ulteriori dettagli sulla vicenda: l’incendio è scoppiato improvvisamente e per motivi ad ora ancora sconosciuti alle 14.40. Le fiamme hanno avvolto due persone che lavoravano lì, col corpo completamente ustionato. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco, polizia e ambulanze. Uno dei due feriti, in codice rosso, è stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio; l’altro, meno grave in codice giallo, è stato invece condotto all’ospedale Sandro Pertini. Si indaga sull’origine del rogo.

ORE 15.18 – Paura a Pietralata, quadrante nord-est di Roma, per un incendio in un autodemolitore in via Pietralata 97. Dalle prime informazioni riportate dal sito internet de ‘Il Messaggero’, sembra ci siano due ustionati, di cui uno ferito in maniera grave. Sulla zona si è sollevata una nube di fumo nero, visibile anche a chilometri di distanza. I residenti riferiscono di aver udito diverse esplosioni, con ogni probabilità dovute ai motori delle auto presenti nel deposito.

Photo credits: Twitter

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