Caso Cucchi, la sorella: “Stefano facciamo schifo al ministro dell’Interno, ma lo affronteremo a viso aperto”

Ilaria Cucchi, sorella del geometra romano deceduto durante la custodia cautelare dopo essere stato arrestato per droga, ha scritto un post su Facebook pieno di amarezza nei confronti del nuovo ministro dell’Interno Matteo Salvini.

La sorella di Stefano Cucchi, il geometra romano deceduto il 22 ottobre del 2009 durante la custodia cautelare dopo essere stato arrestato per droga e inspiegabilmente pestato, ha scritto un post su Facebook pieno di amarezza nei confronti del nuovo ministro dell’Interno Matteo Salvini. Proprio il leader della Lega in passato si era schierato contro la battaglia portata avanti da Ilaria Cucchi, affermando che si sarebbe dovuta vergognare per un post che pubblicò anni fa (quello riguardante la foto di un poliziotto che si era vantato di aver pestato il fratello).

Il neo ministro dell’interno negli anni precedenti ha sempre sostenuto le forze dell’ordine, anche nei casi più controversi dove emergeva un forte abuso di potere verso i poveri cittadini, costretti a subire tali violenze. Ed è proprio su questo che la sorella di Stefano Cucchi, immaginando di parlare con lui, si è sfogata su Facebook: “Caro Stefano. Facciamo schifo al ministro dell’interno. Ora chi ci offendeva in modo becero e greve è diventato deputato ma è rimasto segretario del sindacato di Polizia Sap. Si nascondono dietro immunità e ruoli ma sai cosa penso? Penso che dobbiamo portare rispetto per le Istituzioni che rappresentano. Li affronteremo a viso aperto Stefano. Parleremo con loro. Ora rappresentano lo Stato perché così si è voluto“.

Li inviteremo ad un pubblico dibattito che sicuramente non accetteranno mai – continua Ilaria Cucchi – Perché sono troppo importanti e non si abbasseranno a questo e perché è più comodo offendere ed infangare gli ultimi che non si possono difendere dal palco delle conferenze stampa o dei social ma sempre evitando di confrontarsi con loro. Prima gli italiani e poi i Cucchi, gli Aldrovandi, ecc. Prima gli italiani che la pensano come loro e poi gli altri. Siamo tutti danni collaterali ed i diritti umani sono solo uno scomodo optional. I diritti umani sono il problema. Non la corruzione. Non la criminalità organizzata”. La sorella ha poi aggiunto: “Che dici Stè andiamo a fare un salto al Ministero per parlare con loro? Ti porto con la mia maglietta perché tu non ci sei più ed è solo colpa tua. Ma perché ti sei fatto pestare fino alla morte?“. Nessuna replica al momento dal ministro Matteo Salvini.

Photo Credits Facebook

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