Abusi sessuali in Lombardia, Piantedosi: “A Milano 430 forze dell’ordine in più”

Tentata violenza sessuale a Pavia, dove un uomo ha avvicinato una donna di 24 anni mentre rincasava e ha cercato di violentarla in pieno centro cittadino. 

È accaduto nella notte di martedì. La giovane ha reagito urlando ed è stata soccorsa da alcuni passanti. L’autore della violenza è un 33enne di nazionalità straniera che è stato fermato poco dopo dai carabinieri e dalla polizia, giunti sul posto.

Ora è recluso nel carcere di Torre del Gallo a Pavia. Sono in corso ulteriori accertamenti.

Fermato il presunto violentatore di Milano

Nel giro di poche settimane questo è il secondo episodio di violenza che in Lombardia si consuma ai danni di una donna. La polizia ha fermato un 32enne di origini somale perché gravemente indiziato di essere l’autore della violenza sessuale avvenuta tra il 28 e il 29 aprile in piazza Carbonari a Milano.

Le indagini sono cominciate dopo che la donna ha denunciato di essere stata intercettata nel centro cittadino da un uomo sconosciuto che le aveva offerto assistenza e ospitalità nel suo giaciglio di fortuna.

La vittima e il violentatore sono entrambi senza fissa dimora. La donna ha raccontato agli investigatori che l’uomo, dopo aver guadagnato la sua fiducia, l’ha portata in una tenda dove ha approfittato della sua condizione di fragilità costringendola ad avere rapporti sessuali.

Le indagini

Le indagini sono state eseguite dalla sezione specializzata contro i reati sessuali della Squadra Mobile di Milano. Gli agenti hanno effettuato sopralluoghi sul porto del reato ed hanno trovato elementi che hanno consentito in tempi brevi a individuare il violentatore, che sarebbe pienamente compatibile con la descrizione della vittima.

La polizia ha effettuato altri accertamenti anche grazie a un testimone e della stessa donna che ha riconosciuto il 32enne, che in precedenza era in Piemonte ed è arrivato a Milano da poche settimane.

Piantedosi: “A Milano non c’è emergenza sicurezza”

Dopo questi due episodi è giunto a Milano il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in occasione della riunione del Comitato ordine pubblico e sicurezza, per “dare un segnale di presenza qui per l’importanza dei temi della sicurezza dell’area della metropolitana e rispetto a quanto accaduto nell’area della Stazione Centrale”. 

Non esiste un’emergenza sicurezza a Milano, come in Italia non esiste un’emergenza sicurezza ma un tema“, ha dichiarato il capo del Viminale dopo la riunione del Comitato. “Tra emergenza e tema c’è il passaggio che esiste tra la verificazione e gli accadimenti e quello che fanno le pubbliche amministrazioni”.

Tra Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza, per quelli che sono gli incrementi di assunzioni che riguardano quest’anno, arriviamo a 430 persone, di cui metà già immesse nelle rispettive strutture”. Spiega Piantedosi. “È del tutto evidente che quando parliamo di 430 nuove immissioni parliamo di persone che hanno caratteristiche di grado, di età e di operatività per cui è ragionevole immaginare che ritroveremo negli scenari operativi a cui stiamo facendo riferimento (come ad esempio la Stazione Centrale di Milano, ndr) a differenza di quelli che vanno via, che per questioni di età e per maturazione di alcuni requisiti erano meno vocati a quel tipo di attività”.

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